23/10/15 Il mio Capitano per sempre (Fabrizio Cosi)
E’ un dolore freddo come un rasoio, di quelli che ti
martellano il corpo in ogni sua parte fino a farti mancare la forza di
respirare. Una sensazione di vuoto che non riesci a colmare nonostante lo
sforzo di non pensare. Le lacrime non smettono di scendere. E’ così che mi sento stamane dopo averti visto steso su
quel lettino in quel posto da incubo.
Nella mia mente scorrono le fotografie di tante scorribande
insieme a te e ai marziani. La mia prima missione marziana datata novembre
2010, io che avevo paura di essere lenta e tu che mi hai avvicinato e mi hai
detto: “hai visto che non andiamo veloci, se fai fatica dimmelo che
rallentiamo”. Da quel momento son diventata “marziana” orgogliosa di “per una
buona causa sempre”.
La volta dell’Aranciolona quando io e Dario abbiamo fatto il
“lungo” e tu sei tornato indietro a prenderci incoraggiandoci per la fatica
fatta. L’Arrancabirra con il pullman marziano una di quelle giornate che quando
arrivi a sera ti chiedi ma perché è finita? E poi il ricordo più bello, quello
che custodisco gelosamente in fondo al cuore, quello che non morirà mai:
Milanocitymarathon 2014, il mio traguardo soffertissimo e tu con il tuo sorriso
e una birra gelata in mano che mi abbracci e mi allunghi da bere.
Ci hai insegnato a tornare bambini, a sognare anche in un
giorno grigio e donare sorrisi. Donare sempre qualcosa di positivo. Donare che
fa tanto bene al cuore di chi dà e di chi riceve. Grazie a te ho cambiato il
modo di vedere le cose e di vivere la quotidianità. Un sorriso è meglio di un
broncio. Sempre.
Ho perso un fratello predestinato forse a un disegno divino
che adesso non vedo e che fatico ad accettare. Mi hanno portato via una persona
speciale che aveva l’amore in tasca, una parola e un pensiero buono per tutti.
Per lui non esisteva l’ultimo della fila, non esisteva il bianco e il nero, il
ricco e il povero. Per lui eravamo tutti marziani uniti dalla solidarietà,
dall’amicizia e dalla fratellanza. Tu, il nostro Capitano, un vulcano di idee per
cambiare questa città tanto difficile da vivere. Tu c’eri sempre, una Whattsup
e rispondevi subito. Tu, semplicemente Fabrizio, matto visionario, sognatore ma
così apprezzabile sotto il profilo umano da essere riuscito a creare intorno a
te un anello umano di un valore inestimabile. Tu con la tua energia
inesauribile, il sole nel cuore e la musica nell’anima. Tu che te ne sei andato
per sempre e ci hai lasciato increduli davanti a una morte assurda. Inutile
chiedersi il perché, non lo troverò mai. Nessuno potrà mai sostituirti perché sei
una persona speciale e unica nel suo genere.
Da lassù aiutaci a superare questo momento, guidaci nel
portare avanti la tua missione, i Podisti da Marte non possono finire qui.
Eravamo il tuo orgoglio e con onore porteremo avanti il tuo operato sempre e
comunque per una buona causa!
Quando l'amicizia è amore resta indelebile nel tempo.
RispondiEliminaGrande Donata, belle parole. SI Fabri era proprio così!!!!
RispondiEliminaValeria Rete del Dono